Passaggio generazionale 2' parte
di Marco Oliva | pubblicato il 1 giugno 2019
Come anticipato nell'articolo precedente passiamo ad analizzare alcuni strumenti che la legge ci mette a disposizione per gestire al meglio il passaggio generazionale del patrimonio di famiglia. Vediamoli nel dettaglio:
Patto di famiglia: consente al titolare dell’impresa di trasferire l’azienda o le partecipazioni sociali ai discendenti o al discendente che si reputi più adatto alla gestione dell’impresa.
- prevenire ed evitare l’insorgere di liti ereditarie;
- tutelare il valore e la capacità occupazionale delle aziende familiari;
- assegnare il controllo societario ai soggetti ritenuti dall’imprenditore capaci di garantire la continuità gestionale dell’impresa.
Il patto prevede che i beneficiari dell'azienda compensino gli altri eredi a meno che questi non rinuncino.
Benefici fiscali. I trasferimenti effettuati attraverso i patti di famiglia, a favore dei discendenti e del coniuge, di aziende o rami di esse, di quote sociali e di azioni non sono soggetti all’imposta sulle successioni e donazioni.
Fondo Patrimoniale:
Si tratta di un complesso di beni appartenenti ai coniugi, a uno solo di essi oppure a un terzo destinati a far fronte ai bisogni della famiglia. E' un patrimonio autonomo e può essere formato da: immobili, mobili iscritti in pubblici registri, titoli di credito (che devono essere resi nominativi con annotazione del vincolo).
Può essere costituito tramite atto pubblico da annotare a margine dell'atto di matrimonio.
Il fondo permette di preservare i beni conferiti da azioni esecutive dei creditori.
Il creditore può aggredire i beni del fondo solo se:
- il debito sia stato contratto per i bisogni della famiglia
- il debito sia per scopi personali, ma il creditore non ne era a conoscenza
Il fondo si estingue in caso di cessazione del matrimonio.
Fiscalità: se c'è un passaggio di proprietà è dovuta l’imposta sulle donazioni o l'imposta di successione, secondo i criteri ordinari. In caso di immobili sono dovute l'imposta fissa di registro, imposte ipotecarie e catastali.
Società in accomandita.
Con tale operazione l’imprenditore diviene socio accomandante, conseguendo la possibilità di monitorare da vicino le sorti dell’azienda restando fuori dalla gestione, ma mantenendone la proprietà. Nel contempo egli può consentire ai figli non interessati alla gestione di assumere anch’essi la veste di accomandanti aventi diritto alla distribuzione degli utili.
Leveraged buy out in versione familiare
L’erede o gli eredi designati alla prosecuzione dell’impresa che non disponga dei mezzi finanziari per l’acquisto della società di famiglia, costituisce una nuova società che stipula un finanziamento bancario per l’acquisizione delle quote della società da acquisire.
Holding di famiglia
La holding permette di dirimere le questioni di famiglia in un ambito diverso dalle società operative. Inoltre nella holding la tassazione dei dividendi subisce un prelievo su di un imponibile pari al 5 per cento dei dividendi percepiti.
Patto parasociale
Consiste in un accordo tra i soci collaterale all’atto costitutivo, da stipularsi sia all’atto della costituzione della società, sia in un momento successivo, con cui si intende regolare il comportamento di tutti i soci o parte di essi.
Trust
Con il trust il patrimonio viene trasferito ad un’altra persona (Trustee o Fiduciario) che ha l’obbligo di gestirlo diligentemente a favore di un terzo individuo (il beneficiario).
Il trust è lo strumento che da la maggiore flessibilità di applicazione perchè è un vestito costruito sugli obiettivi di chi lo dispone. Un altro vantaggio è che cedendo la proprietà dei beni al trustee si ottiene quell'effetto di segregazione per cui i creditori del disponente non possono avvalersi dei beni del trust.
Viene spesso usato per finalità successorie anche se non sono le uniche per cui può essere utile.
D'altro canto però la sua flessibilità richiede che il contratto preveda ogni possibile fattispecie per cui è indispensabile sia strutturato con professionisti specializzati onde evitare che il trust possa essere dichiarato nullo oppure non realizzare le aspettative di chi lo attua.
Le regole del passaggio generazionale elaborate dall’Ascri
Sul tema l’Ascri, un’associazione dedicata alla prevenzione delle crisi d’impresa che riunisce commercialisti, industriali e uomini della finanza, ha elaborato un insieme di regole efficaci e sicure (le regole del passaggio generazionale).
- La presa di coscienza da parte dell’imprenditore del fatto che un familiare non portato per l’azienda non è un minus;
- non utilizzare i denari dell’azienda a leva per eventuali liquidazioni ai soci o familiari;
- coltivare un manager all’interno dell’azienda che possa eventualmente «stampellare» l’emergenza del passaggio generazionale;
- individuare, in alternativa un manager esterno competente senza pregiudizi e con una visione strategica condivisa;
- non scartare aprioristicamente l’idea di appoggiarsi a un fondo qualora non si individui un passaggio generazionale in grado di cavalcare la crescita;
- il leader di un’azienda familiare deve avere enormi doti di calma e strategia per mantenere coese le persone e i soci in quanto è importante che ciascuno abbia un proprio ruolo e riconosca implicitamente il leader;
- in ogni azienda che accompagni, tra quelli individuati, il passaggio generazionale, la salvaguardia dei posti di lavoro per i dipendenti strategici è estremamente importante in quanto l’azienda è un insieme di persone;
- prendere coscienza che purtroppo un passaggio generazionale «imposto per tragici eventi» può capitare a tutti;
- per le aziende fino a certe dimensioni, il commercialista storico può avere un importantissimo ruolo;
- le banche, attente all’indebitamento dell’azienda, possono ideare sistemi di finanziamento che non pregiudichino l’attività aziendale.
Può essere utile un consulente di fiducia
Un consulente può apportare conoscenze che non a portata di mano sia da parte di chi dovrà guidare l’impresa che del fondatore, far vedere altri casi di successo in modo da mostrare come quello dell’impresa in questione non sia un caso unico. E ancora: ridurre il carico emotivo
Se sei arrivato a questo punto e vuoi verificare la tua posizione e vedere quali possibilità possono adattarsi meglio alla tua situazione allora non ti resta che un ultimo sforzo: scrivimi o chiamami per fissare un incontro conoscitivo e vieni a scoprire come posso esserti di aiuto.
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